Come scegliere le giuste ancore:

Uno dei primi accessori indispensabili in barca è l’ancora, fin dai tempi antichi lo strumento utile a fermare l’imbarcazione trattenendola tramite una cima o una catena. Per fare si che questo accessorio fondamentale possa fare presa correttamente sul fondo bisogna considerare almeno quattro fattori fondamentali:

-tipo di fondale

-Stato del mare (condizioni meteomarine)

-Lunghezza e peso della barca

-Profondità del fondale

Le Ancore da Sabbia e Melma

Per la presa sul fondale è fondamentale il tipo di marre che avrà la nostra ancora, se è sabbioso sceglieremo un ancora a marre piatte (le marre sono quelle parti dell’ancora che si piantano nel fondale) tipo la famosa ancora hall oppure un ancora danforth se non un ancora britany o un ancora gb.

ancore hall

Le Ancore da Fiume e da Roccia

Per un fondale roccioso invece prediligeremo un ancora a rampino (per le barche molto piccole e in fiume) oppure in mare o per imbarcazioni più grandi la sempre valida ancora a ombrello ideata appunto per questo tipo di fondali.

ancore
ancore a ombrello

Le Ancore Multiruolo

Esiste poi una categoria di ancore per imbarcazioni chiamate ad aratro come la tanto apprezzata ancora bruce o come la meno conosciuta ma efficientissima ancora delta senza tralasciare la più famosa al mondo e che ha stupito tutti per prestazioni, l’ancora rocna . Questo modello di ancore ha la prerogativa di sprofondare nel fondale quanto più sarà la forza di trazione esercitata dall’imbarcazione, queste particolari ancore garantiscono una maggiore tenuta rispetto alle ancore tradizionali sui fondali sabbiosi e melmosi rendendosi allo stesso tempo abbastanza efficienti anche sui fondali rocciosi un ancora multiruolo quindi.

ancore per barche
ancore bruce

Per lo stato del mare invece bisognerà considerare che in condizioni di moto ondoso elevato l’ancora tenderà a staccarsi dal fondale per effetto dell’angolo di trazione esercitato dalla cima, dovremo quindi considerare di calare più cima o catena per far si che questa lavori con un minimo angolo rispetto al fondale impedendo all’ancora di staccarsi, a tal fine se si utilizza la sola cima è utile aggiungere un pezzo di catena per ancora che con il suo peso aiuterà la cima a stare bassa sul fondale diminuendo l’angolo, inoltre favorirà anche la presa dell’ancora una volta calata.

Lunghezza e peso della barca, per le ancore da sabbia e melma è di uso comune calcolare un chilo di peso per ogni metro di lunghezza della barca, tralasciando il fatto che si tratta solo di un indicazione teorica la stessa non vale per le ancore da roccia le quali facendo presa su di un materiale consistente non necessitano di molto peso per aiutarle a sprofondare ma semmai di marre adeguate a non fargli mollare la presa.

Profondità del Fondale, in condizioni di mare calmo o poco mosso bisognerà considerare almeno il triplo della profondità presente sul luogo che abbiamo scelto per l’ormeggio per capire quanta cima calare, questo vale anche per la catena anche se considerando il peso di quest’ultima se ne potrà calare anche di meno, come per tutte le indicazioni di massima però andranno tenuti in conto diversi fattori come le correnti, il tipo di ancora utilizzata ecc. Le condizioni meteomarine sono infatti assai importanti per decidere quanto lungo debba essere il nostro ormeggio ma sopratutto se utilizzare un ancora diversa o più ancore.

L’ormeggio in rada, come posizionare l’ancora:

Per l’ormeggio in rada infatti dato che il vento potrebbe cambiare girando l’imbarcazione nella direzione sbagliata rischiando di farle urtare altre imbarcazioni o peggio la riva è sempre consigliabile un ancorotto di rispetto che andremo a fissare a poppa se vorremo tenere la nostra imbarcazione con la parte posteriore verso riva (per scendere a terra) o in ausilio all’ancora principale a prua in caso ad esempio di forte corrente che possa far perdere l’appiglio all’ancora principale.

ormeggio a due ancore
poppa a riva

Le ancore galleggianti:

Ci sono poi condizioni particolari come ad esempio rimanere in panne con il motore in un punto dove per la profondità superiore alla lunghezza del nostro calumo (Il calumo è la lunghezza del cavo utilizzato per l’ancoraggio dell’imbarcazione, dalla prua fino all’ancora) non sia possibile utlizzare l’ancora tradizionale dove l’unico strumento che può essere utilizzato con successo è l’ancora galleggiante questa ha la particolarità di trattenere l’imbarcazione anche se senza fermarla del tutto sfruttando la resistenza dell’acqua all’interno di essa, in pratica un paracadute nautico che ci permetterà di mantenerci con la prua al vento e di non essere in balia del moto ondoso, questo tipo di ancora è spesso utilizzata dai pescatori sportivi.

Ancore per Barche guida all'acquisto e alla scelta
ancora galleggiante

Il Materiale dell’ancora:

Di per se non ha una particolare importanza, le ancore per il diporto sono solitamente in acciaio comune zincato perchè non arrugginisca a causa dell’effetto della salsedine, ma ve ne sono anche in acciaio inox lucidato a specchio che nella presa sul fondale non hanno alcun tipo di vantaggio rispetto alle prime ma sopratutto se posizionate in vista sulla barca ne cambiano notevolmente l’aspetto rispetto a quelle zincate meno belle da vedere.

È quindi più che altro una questione estetica che può influenzare l’acquisto facendo ricadere la scelta sul modello più costoso.