Spesso leggendo articoli riguardanti la scelta dell’elica per motore fuoribordo o piede poppiero ci si imbatte in formule matematiche complicatissime o calcoli complessi relativi a rendimenti che poi una volta inserito in acqua il motore spesso si dimostrano corretti solo nella teoria. Abbiamo voluto chiamare 2.0 questo articolo perchè ci sembrava giusto partire da concetti semplici alla portata di qualsiasi neo-diportista che si avvicini al mondo della nautica e quindi per forza maggiore anche a quello delle eliche marine.
Per fare questo riteniamo giusto spiegare perchè sia più o meno complicato scegliere la giusta elica per motore fuoribordo. Di solito usiamo un aneddoto quanto mai efficace che rappresenta il cambio di un automobile, utilizzando il cambio scalando o aumentando i rapporti (marce) regoliamo i giri del motore per le condizioni stradali che incontriamo, salite discese pianure ecc. Nel caso del motore fuoribordo o del gruppo poppiero invece disponiamo di una sola marcia (rapporto di riduzione al piede) con cui dovremo fare tutto. Come possiamo quindi regolare i giri del nostro motore? Con il passo ed il diametro dell’elica.
La nostra imbarcazione quindi dovrà avere accelerazione e spinta sufficienti per planare (se si tratta di una barca planante), velocità di crociera adeguata e velocità di punta il quanto più possibile elevata il tutto con un solo rapporto…..Come fare quindi per capire se l’elica per motore fuoribordo montata in origine dal costruttore o dal precedente proprietario se si tratta di un usato sia quella giusta? La soluzione migliore è partire dai giri del motore, ogni costruttore dichiara quale sia il range di giri che il motore debba raggiungere ad acceleratore completamente aperto.
Se il contagiri sia a barca scarica che carica (le prove si fanno ovviamente sia da soli che a pieno carico per avere la sicurezza di poter chiedere il massimo al motore in tutte le situazioni) segna un valore che rientra nel range indicato dal costruttore allora potremo dire di avere un elica adeguata al tipo di imbarcazione che il motore deve spingere.
Il Tipo di Elica per Motore Fuoribordo
Le eliche per motori fuoribordo e piedi poppieri si dividono in più categorie differenti sia nei materiali che nelle tecniche costruttive il motivo è da ricercare nell’utilizzo specifico dell’elica ovvero:
- Eliche per fuoribordo non cavitanti, progettate per operare immerse generalmente in alluminio
- Eliche per fuoribordo a limite di cavitazione, progettate per operare immerse o con moderata cavitazione
- Eliche per fuoribordo supercavitanti, progettate per operare in superficie e normalmente in presenza di cavitazione
- Eliche per fuoribordo supercavitanti di superficie, progettate per operare ad elevatissimi livelli di cavitazione e con periodiche fuoriuscite dall’acqua.
Il fenomeno di cavitazione è ampiamente descritto in molteplici trattati quindi non ci dilungheremo su questo ma su quale sarà il materiale migliore da scegliere per l’elica che vorremo utilizzare e per questo ci limiteremo a dire che (senza entrare nel campo delle eliche racing) con installazioni di motore alte ovvero con pinna anti cavitazione a filo o sopra l’angolo di uscita di carena un elica in acciaio avrà un rendimento superiore ad una di alluminio essendo di un materiale che ha una flessione inferiore a quella dell’alluminio.
Il Passo ed il Diametro dell’Elica per Motore Fuoribordo
Tornando al discorso di prima del rapporto unico al piede vediamo quali sono i parametri che fanno si che l’elica per motore fuoribordo si “adatti” al rapporto del piede consentendo al motore di raggiungere i giri che il costruttore ha previsto per la sua unità.
IL PASSO: Per descrivere il passo di un elica per motore fuoribordo possiamo immaginarla come una vite che si avvita nell’acqua, ogni giro che farà avanzerà nel liquido di un certo spazio ma attenzione l’acqua è un liquido e non un solido di conseguenza questo valore chiamato PASSO appunto potrà essere inferiore a causa di diversi fattori che possono influenzare il suo movimento nell’acqua per primo la densità della stessa, questo fenomeno è chiamato REGRESSO.
IL DIAMETRO: il diametro è un altro fattore importantissimo nella scelta dell’elica per motore fuoribordo, spesso lo si trascura pensando esclusivamente al passo che accorciato di numero farà aumentare i giri del motore e allungato li farà diminuire senza considerare che la massa d’acqua che l’elica spinge in avanti ad ogni giro di vite è minore o inferiore a seconda del DIAMETRO della stessa.
Come Ottimizzare la Scelta dell’Elica per Motore Fuoribordo
Ogni diportista ha le sue esigenze, in anni ed anni di ottimizzazione in azienda ed in trasferta non ne abbiamo mai trovato uno che desiderasse le stesse prestazioni dalla sua imbarcazione, chi và a pescare solitamente predilige i consumi e la velocità di crociera anche a pieno carico, chi invece usa barche veloci per l’uscita giornaliera predilige velocità massime elevate, chi fà sci nautico o sport acquatici preferisce disporre di una forte accelerazione e così vià.
La scelta dell’elica per motore fuoribordo è quindi senz’altro soggettiva e ci riporta al fatto che tutto ciò è da ottenere con un solo rapporto ma in questo possono venirci in aiuto anche altri fattori come il NUMERO DELLE PALE di cui questa è dotata. In linea di massima un elica con un numero di pale elevato a parità di passo avrà più spinta ma minore velocità massima, questo in realtà è il principio di base a cui attenersi, nonostante tutto vediamo spesso in applicazioni RACING eliche di SUPERFICIE con elevato numero di pale anche se si tratta di imbarcazioni che hanno come obiettivo la velocità di punta, perche?
La risposta è nel paragrafo IL TIPO DI ELICA PER MOTORE FUORIBORDO, le eliche supercavitanti infatti o eliche di superficie hanno bisogno di grande robustezza e “GRIP” elevato lavorando in un fluido meno denso o addirittura uscendo e rientrando nello stesso. Rimanendo invece negli usi diportistici che a a noi più interessano per scegliere correttamente l’elica per il nostro fuoribordo terremo quindi in considerazione anche il numero delle pale in questo modo:
Le eliche di serie sono normalmente tutte a 3 pale, perchè questa scelta da parte dei costruttori? Per il motivo che NORMALMENTE è il miglior rapporto tra spinta (accelerazione), vibrazioni e velocità massima …. Ma se non soddisfacesse appieno le nostre esigenze? Cosa conviene scegliere? Per rispondere a queste domande bisogna partire da quale sia il tipo di elica adatto ai seguenti obbiettivi:
- Velocità di punta elevata: In base al principio sopra indicato l’ideale sarebbe un elica a due pale ma questo tipo di elica è stato abbandonato da tempo per via delle vibrazioni all’albero che induceva quindi sceglieremo un ELICA A TRE PALE.
- Velocità di crociera, accelerazione e consumi: un elica a 4 o 5 pale ci permetterà di avere una migliore accelerazione ma sopratutto di rimanere in planata a velocità inferiori, ideale sul mosso, il motore sforzerà meno ma avremo una velocità di punta inferiore a causa della resistenza idrodinamica che ogni pala in più aggiunge nell’acqua.
Testare le Eliche per Motori Fuoribordo
Che l’elica per motore fuoribordo ideale alla fine sia un compromesso è un fatto di cui con il tempo e l’esperienza ci si fà una ragione, ottimizzare al massimo le prestazioni di un imbarcazione invece non è e non deve essere un compromesso perchè non solo è fattibile ma è anche un piacere che si traduce in minori consumi di carburante, comfort a bordo, prestazioni elevate ecc.
Se non si ha la possibilità di provare diversi tipi di eliche difficilmente si potrà riuscire in questo, se le prestazioni della vostra imbarcazione non Vi soddisfano l’ideale quindi è rivolgersi a TECNICI QUALIFICATI che siano in grado di capire quale sia l’esigenza che avete e di trasformarla in dati concreti da utilizzare come riferimento per l’acquisto di una nuova elica per motore fuoribordo da sostituire a quella precedentemente installata.
Le Eliche di Superficie e la Loro Resa
Dell’elica per motore fuoribordo di superficie tratteremo in maniera più esauriente in uno dei prossimi articoli dove descriveremo l’uso di brackets e power lifts dedicati per portare il gambo del fuoribordo e quindi l’elica il più vicino possibile alla superficie dell’acqua, vogliamo però consigliare a chi si avvicina a questa realtà di non spendere inutilmente denari per eliche in acciaio inox miracolose senza prima aver modificato l’assetto del motore, un elica correttamente immersa in alluminio ha se ben rapportata una resa più che sufficiente a garantire prestazioni adeguate per nulla invidiabili a quelle di un elica di superficie in acciaio che lavora troppo immersa.
Commenti recenti